L’AQUILA - 27-9-14 , VITTORIO TUCCERI, UFFICIO STAMPA
- Riscrivere la sanità abruzzese alla luce dei suggerimenti di chi lavora in prima linea nel settore.
Ieri, 26 settembre, il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, all’Aquila, in all’interno della facoltà di Medicina, ha incontrato il personale medico e non della Asl 1 e annotato scrupolosamente sul suo taccuino segnalazioni, suggerimenti, proposte utili ai fini della prossima programmazione sanitaria. Un incontro a cui erano presenti, al fianco del Governatore D’Alfonso, l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, il vice presidente della regione, Giovanni Lolli e il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio nonché il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci
Il confronto, che si è svolto in un clima di serenità e costruttiva collaborazione, è stato attentamente seguito dal Manager della Asl 1, Giancarlo Silveri, affiancato dal direttore sanitario aziendale, dr.ssa Teresa Colizza e dai direttori di reparti ospedalieri e servizi amministrativi della Asl.
Tanti gli argomenti trattati ma sostanzialmente riconducibili a: deospedalizzaione, integrazione presidi e territorio con relativa gestione delle risorse, punti-nascita, nuovi standard del Governo sulla dislocazione dei servizi in Abruzzo. Il presidente D’Alfonso ha registrato tutte le indicazioni emerse dall’incontro. “Nel ringraziarvi di questo incontro”, ha dichiarato ai presenti in aula, “vorrei farvi presente che da parte mia vi sarà sempre la massima disponibilità ad ascoltarvi per discutere di progetti che riguardano la sanità”.
L’assessore Paolucci ha detto che il primo passo, per una ripresa dell’autonomia operativa della regione, dovrà essere l’uscita dal commissariamento entro la fine dell’anno. Prendendo come paradigma uno degli argomenti al centro dell’attualità, il futuro di alcuni punti-nascita in Abruzzo (tra cui quello di Sulmona), ha affermato che l’assessorato, in sede di programmazione, prenderà le proprie le decisioni di volta in volta suffragato dal parere degli esperti e dei tecnici delle varie materie. “Certo è che”, ha concluso Paolucci, “non possiamo più permetterci spese improprie e soprattutto improduttive. C’è di mezzo la sostenibilità del sistema sanitario e, in senso più generale, il futuro dei nostri figli”