Piano Operativo Regionale per il contenimento delle Liste d'attesa
Obiettivi e strumenti
La gestione delle liste d’attesa è una sfida complessa che coinvolge i diversi versanti della domanda e dell’offerta delle prestazioni, i modelli organizzativi, le aspettative dei cittadini e il divario sempre esistente tra fabbisogno e risorse a disposizione.
Al tempo stesso, l’erogazione delle prestazioni sanitarie entro tempi appropriati rispetto alle necessità di cura e alla patologia costituisce una componente strutturale dei LEA, come prescritto dal DPCM 29 Novembre 2001, Allegato 5, e dal DPCM 16 Aprile 2002.
In attuazione dell’Intesa Stato-Regioni sul PNGLA e in ottemperanza a quanto definito dal D.Lvo. n.124 del 29 aprile 1998, art. 3 comma 12, spetta alle Regioni disciplinare, anche mediante l’adozione di appositi programmi, il rispetto della tempestività di erogazione delle prestazioni prescritte, con la responsabilità della messa in atto di tutti i processi necessari a garantire l’erogazione delle prestazioni, nei tempi corretti, in capo alle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Locali.
La rideterminazione degli obiettivi generali di un nuovo Piano Regionale, a garanzia e centralità dei bisogni del cittadino, dovrà essere perseguita con i seguenti strumenti:
Resta pertanto necessaria per la Regione Abruzzo una revisione del sistema, mettendo in atto strategie operative di contrasto alle Liste di Attesa improntate al rispetto dell’appropriatezza di tipo prescrittivo e organizzativo-erogativa, in applicazione di provvedimenti normativi già adottati dalla Regione negli ultimi anni (DGR n. 575/2011, DGR n. 741/2012, Decreto Commissariale n. 112/2013).
Una coordinata e definita revisione del sistema dovrà da un lato implementare azioni specifiche:
azioni sull’appropriatezza prescrittiva e del consumo, azioni sull’efficienza di produzione nella sostenibilità delle risorse, azioni sulle modalità di gestione delle agende di prenotazione; e dall’altro elaborare una puntuale definizione dei rapporti tra le parti che interagiscono e mettere a regime procedure, meccanismi operativi e strumenti più dettagliati di monitoraggio delle attività e dei risultati nella gestione delle risorse.
Classificazione sviluppata presso l’Agenzia statunitense AHRQ - Agency for Healthcare Research and Quality, con l'acronimo CCS (Clinical Classifications Software). Da non confondere con il sistema DRG (v.), che raggruppa i ricoveri in classi isorisorse (caratterizzate, cioè, da consumi omogenei), gli Aggregati Clinici di Codici raggruppano i codici ICD-9-CM di diagnosi (ACC di diagnosi) e di procedura (ACC di procedura), ed hanno pertanto un carattere prettamente clinico.
Il Sistema SDO è alimentato con informazioni sintetiche e fedeli della cartella clinica per tutti i pazienti dimessi dagli istituti di cura pubblici e privati, così come definito all’art. 1 del decreto del Ministro della sanità 27 ottobre 2000, n. 380, e successive modificazioni, recante “Regolamento recante norme concernenti l’aggiornamento della disciplina del flusso informativo sui dimessi dagli istituti di ricovero pubblici e privati”.
La SDO è parte integrante della cartella clinica di cui costituisce una rappresentazione sintetica e fedele, finalizzata a consentire la raccolta sistematica, economica e di qualità controllabile delle principali informazioni contenute nella cartella stessa.
La cartella clinica ospedaliera costituisce lo strumento informativo individuale finalizzato a rilevare tutte le informazioni anagrafiche e cliniche rilevanti, che riguardano un singolo ricovero ospedaliero di un paziente.
In allegato sono presenti le specifiche funzionali del nuovo tracciato, in formato xml, per la trasmissione dei dati della SDO alla Regione per i monitoraggi prvisti.
Delibera Regione Abruzzo n. 575 del 11.08.2011
Il Piano regionale allegato al Decreto del Commissario ad Acta n. 60/2015