L’AQUILA, San Salvatore, UFFICIO STAMPA, VITTORIO TUCCERI - Se anche ci fosse 1 (dicesi uno) grammo di cuore ormai ‘morto’ il macchinario riuscirebbe a vederlo, permettendo allo specialista di compiere le ‘mosse’ terapeutiche successive per salvaguardare il muscolo cardiaco del paziente. E’ l’ultima eccellenza dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila e si chiama 3 Tesla, macchinario di risonanza magnetica dall’occhio ‘bionico’, capace di sciogliere dubbi (infarto o semplice infiammazione?) che sfuggono ad altri accertamenti diagnostici d’immagine. Attrezzatura con grande risoluzione (cioè qualità d’immagine) e capacità di scandaglio dei dettagli, anche quelli minimi. Merito dell’investimento della Direzione Asl, diretta dal Manager Giancarlo Silveri mentre la CardioTac, diretta dl prof. Ernesto Di Cesare, è il servizio che si avvale si questo prodigio della tecnologia.