PDTA: gestione della fragilità negli anziani
anziani salute

Percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale per la prevenzione e la gestione della fragilità nella popolazione anziana non istituzionalizzata

Con deliberazione n. 1066 del 27 maggio 2025, la ASL 1 ha adottato il percorso per la prevenzione e la gestione della fragilità nella popolazione anziana, non istituzionalizzata, residente nella provincia aquilana, con la finalità ambiziosa di avviare un progetto per l’invecchiamento attivo ed in buona salute attraverso la presa in carico dell’individuo e l’implementazione di interventi proattivi, appropriati, continuativi e personalizzati rispondenti ai bisogni clinici e sociali della singola persona e contestualizzati nella comunità di riferimento.

Tale iniziativa prende origine dall’esperienza dell’Università Tor Vergata di Roma, Sito di Riferimento Europeo per l’Invecchiamento Sano e Attivo che promuove progetti di governance per le politiche di invecchiamento a livello nazionale, in sintonia con gli altri Siti ufficialmente riconosciuti dalla RSCN (Reference Site Collaborative Network) a livello europeo.

Prima di definire sommariamente gli obiettivi del PDTA è necessario precisare il concetto di fragilità; un recente consensus meeting è giunto a questa definizione “sindrome medica che annovera molteplici cause e fattori di rischio, caratterizzata da una diminuzione di forza e resistenza, nonché da ridotte funzioni fisiologiche, che nel complesso aumentano la vulnerabilità di un individuo rispetto alla disabilità progressiva e/o al decesso”

Gli obiettivi specifici del percorso:

  1. Identificare precocemente gli anziani fragili, valutando il loro livello di autonomia funzionale, cognitiva e sociale;
  2. Prevenire la disabilità e l’istituzionalizzazione;
  3. Promuovere la collaborazione tra i diversi professionisti sanitari e sociali coinvolti nella cura dell’anziano fragile;
  4. Garantire un approccio multidimensionale;
  5. Migliorare la comunicazione tra l’anziano, la famiglia e i caregiver.

Nelle tre aree distrettuali aziendali è stato, pertanto, organizzato un ambulatorio dedicato alla presa in carico del paziente fragile, in cui è presente un Referente medico (Specialista geriatra) e un Referente infermieristico; tali ambulatori saranno attivi, in fase di avvio, con la seguente articolazione temporale:

- sede distrettuale dell’Aquila ex-ONPI - il giovedì, dalle ore 11.00 alle ore 12.00, nella prima e terza settimana di ogni mese

- sede distrettuale di Avezzano - il mercoledì (stanza 23) dalle ore 9.00 alle ore 12.00, nella seconda e quarta settimana di ogni mese

- sede distrettuale di Sulmona - via Buco della Grotta (ambulatorio I° piano n. 13) – il lunedì dalle ore 13.00 alle ore 14.00, nella prima e terza settimana di ogni mese

Il percorso è rivolto a tutti i soggetti di età superiore ai 65 anni; la presa in carico potrà avvenire:

-su iniziativa volontaria

-su consiglio del personale medico ospedaliero, dei servizi territoriali sanitari e/o sociali oppure del proprio Medico di medicina generale

attraverso le seguenti modalità di contatto:

-telefonica; L’Aquila: tel 0862-368663 il martedì ed il giovedì dalle ore 12.00 alle ore 13.00

                 Avezzano: tel. 366-9307260 in orario di apertura dell’ambulatorio dedicato

                 Sulmona: tel. 0864-499496 in orario di apertura dell’ambulatorio dedicato

-telematica per la sede dell’Aquila all’indirizzo e-mail rsamontereale@asl1abruzzo.it

Nella prima fase della visita, attraverso la somministrazione di un test di valutazione multidimensionale di I° livello, si procederà alla identificazione precoce degli anziani “fragili”, valutando il loro livello di autonomia funzionale, cognitiva e sociale. Gli individui risultati “pre-fragili” e  “fragili” saranno sottoposti ad ulteriori accertamenti di II° livello e per ognuno, alla fine del percorso, verrà predisposto e consegnato il Piano Assistenziale Individuale (PAI), con l’indicazione anche della frequenza dei controlli previsti. Saranno possibili, su valutazione dello Specialista geriatra dell’ambulatorio, eventuali necessità di approfondimento diagnostico con prescrizione di visite specialistiche e/o indagini strumentali e/o potrà essere richiesto l’intervento dei servizi sociali laddove ritenuti utili.  

Saranno organizzate, a breve, specifiche giornate di sensibilizzazione sul territorio in collaborazione con le Comunità Montane, i Comuni, le Associazioni del terzo settore e del volontariato e la partecipazione attiva dei Responsabili delle Cure Primarie dei Distretti Sanitari.  

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