L'Aquila - Si è svolto nella Sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo, il convegno “Trauma maggiore e maxi emergenze”, promosso dalla ASL 1 Avezzano–Sulmona–L’Aquila. Una giornata di formazione che ha messo al centro la gestione del trauma maggiore e le maxi emergenze e la medicina delle catastrofi.
"Abbiamo ripreso e concluso il tema affrontato lo scorso anno, dedicato al trauma maggiore - ha spiegato il dottor Emilio Tonelli, responsabile scientifico dell’evento - Nel 2009 e nel 2016 abbiamo vissuto direttamente la tragedia dei terremoti. All’Aquila ci siamo trovati a gestire il flusso di pazienti in Pronto soccorso e, allo stesso tempo, a trasferire quelli già ricoverati per l’inagibilità dell’ospedale. In questi scenari non bastano i protocolli: contano l’esperienza e la formazione".
Sulla stessa linea il professor Franco Marinangeli, che ha ricordato come l’Azienda sanitaria abbia maturato purtroppo un bagaglio unico di competenze nella gestione delle maxi emergenze proprio a causa degli eventi sismici del territorio. «Sono esperienze dolorose, ma da cui dobbiamo trarre indicazioni per evitare criticità organizzative quando serve di più".
Il tema della prevenzione è stato ribadito dal direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, Maurizio Scelli, che ha richiamato le recenti esercitazioni con migliaia di volontari provenienti da tutto l’Abruzzo e coordinate insieme alle istituzioni: "È fondamentale far capire alla popolazione che esiste una rete di persone pronte a dare il massimo per la sicurezza della comunità".
L’iniziativa ha visto la collaborazione del Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA) della ASL 1, del Consiglio regionale d’Abruzzo, del network Maxi Emergenze Abruzzo 118 (NOES) e del Comando Militare Esercito “Abruzzo Molise”. Per quest’ultimo è intervenuto il Colonnello Romeo Leonardi, che ha illustrato l’organizzazione e la gestione delle emergenze CBRN in ambito militare e la collaborazione con la difesa civile per l’attuazione dei piani provinciali.
Il convegno, articolato in due sessioni, ha offerto un confronto concreto tra professionisti sanitari, operatori dell’emergenza e istituzioni sui protocolli e sulle strategie operative per la gestione del trauma maggiore e delle emergenze di massa.